La pandemia da Covid e le restrizioni agli spostamenti hanno limitato, ma di certo non cancellato i tentativi di truffe agli anziani, da parte dei soliti delinquenti. Malviventi che sono stati abili nell’adattarsi alla situazione trovando nuove strade per entrare in contatto, se non addirittura in casa, degli anziani più vulnerabili, come quelli che vivono soli.

Truffa medici e vaccini

La Polizia di Stato ha raccolto diverse denunce di persone truffate e derubate da individui che si sono finti medici o operatori sanitari. Gli individui millantavano qualche presunta (anzi, inesistente) campagna di Tamponi di controllo, se non addirittura di vaccini a domicilio.
Basta infatti un camice, una tuta da operatore del 118, per convincere l’anziano di turno ad aprire le porte della propria abitazione. A quel punto il più è fatto. Una volta in casa il ladro ha gioco facile per distrarci e rovistare portando via contanti o oggetti di valore.


Le autorità sanitarie si sono mosse in collaborazione con gli Enti Locali per spiegare come certe campagne massive di controllo a tappeto della popolazione non sono mai improvvisate, ma studiate e comunicate nei tempi e nei modi dovuti, alla presenza sempre di personale del Comune e delle forze dell’ordine.

Ancor più stringenti le cose se si parla dei tanto attesi vaccini. La somministrazione a domicilio è un’attività che vede interessato il propio medico di base, il Comune, la propria Ats di riferimento; di sicuro si tratta di un’operazione che viene programmata e comunicata per tempo. Impossibile che si possa presentare per caso qualcuno sulla porta di casa per la vaccinazione senza alcun preavviso.

Truffa banca online

Di sicuro tra le tante truffe agli anziani , quella che è cresciuta di più in questo periodo riguarda i nostri conti correnti. Conti che per questioni sanitarie abbiamo dovuto gestire con maggiore frequenza da remoto. L’Home Banking infatti è diventata prassi comune; una porta d’accesso alla nostra banca che si trova nel cellulare o sul computer. Facile da usare ma anche facile da derubare.
Sono migliaia infatti, secondo la Polizia Postale, le chiamate ed i tentativi giornalieri fatti da ladri tecnologici di accaparrarsi dei nostri codici di sicurezza. Addirittura può capitare di ricevere telefonate da quello che sembra essere il reale numero di telefono della nostra banca. In realtà si tratta di trucchi telematici che ci portano dritti nelle mani di questi hacker abili in pochi secondi, una volta ottenute le password d’accesso, di svuotare il nostro conto corrente.


Gli istituti di credito hanno preparato ed inviato comunicazioni a tutti i loro correntisti in cui spiegano come difendersi da questi tentativi di truffe agli anziani. Questo ad esempio il sito di IntesaSanPaolo:
«Non sarà mai Intesa Sanpaolo a contattarti (via email, sms, telefono o sui social) per chiederti codici personali (come password, codici di accesso ai servizi online, numeri delle tue carte di pagamento). Anche se in apparenza ti scrive la banca, potrebbe trattarsi di una falsa comunicazione. Può sembrare infatti (cosiddetto attacco “spoofing”) che l’email o sms provenga da un mittente di cui ti fidi, incluso Intesa Sanpaolo.


Presta molta attenzione perciò non solo al mittente, ma soprattutto al contenuto e ai dettagli del messaggio. E ricorda: se ti vengono richiesti codici o dati personali (password, numeri di carta di credito, codici di accesso,) si tratta certamente di un tentativo di truffa.

Truffa acquisti online

Simile il discorso delle truffe agli anziani legate alla sempre più frequente abitudine di effettuare acquisti online. Che sia per la spesa al supermercato o per dello shopping legato a qualsiasi esigenza, sono milioni gli italiani che hanno imparato in questi mesi ad utilizzare questa nuova forma di acquisto telematico.
Ogni acquisto però prevede l’inserimento dei dati personali dell’utente, quantomeno una mail, del proprio bancomat o della carta di credito con tutti i codici di sicurezza del caso. E questo gli hacker lo sanno. E sanno che sono molti anche gli anziani che hanno scelto questa nuova forma di spesa, persone che magari hanno minori competenze ed esperienza tecnologica quindi sono più facili da ingannare.


La principale forma di truffa telematica è denominata “phishing”. Si tratta molto semplicemente di una e-mail, solo apparentemente proveniente da istituti finanziari (banche o società emittenti di carte di credito) o da siti web che richiedono l’accesso previa registrazione (web-mail, e-commerce ecc.). Il  messaggio invita, riferendo problemi di registrazione o di altra natura,  a fornire i propri riservati dati di accesso al servizio. Solitamente nel messaggio, per rassicurare falsamente l’utente, è indicato un collegamento (link) che rimanda solo apparentemente al sito web dell’istituto di credito o del servizio a cui si è registrati.  In realtà il sito a cui ci si collega è  stato artatamente allestito identico a quello originale. Qualora l’utente inserisca i propri dati riservati, questi saranno nella disponibilità dei criminali.
A quel punto il gioco è fatto ed i soldi della nostra Carta di Credito se non del conto corrente, vengono prelevati in pochi secondi.


Il consiglio è quello di non aprire mai mail del genere, soprattutto di non cliccare alcun link presente al suo interno. Alla ricezione contattare personalmente il sito, la società o lo spedizioniere per verificare la veridicità della comunicazione.

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